Forse non tutti sanno che la festa di Halloween non nasce in America, ma ha origini antichissime rintracciabili in Irlanda. Questa festa che ormai conosciamo molto bene grazie al marketing e a tutto ciò che può generare l’emozione della paura, in realtà, corrisponde a Samhain, ossia il Capodanno Celtico.
Questa festa tradizionale è stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti Irlandesi intorno alla metà dell’800 a causa di una grave carestia, i motivi legati a questa emigrazione infatti sono stati diversi: la politica economica britannica, le condizioni dell'agricoltura irlandese, il brusco incremento demografico avvenuto nei decenni precedenti la carestia, ma soprattutto la sfortunata apparizione di una malattia delle patate causata da un micete, la peronospora della patata e del pomodoro, che raggiunse il paese nell'autunno del 1845 distruggendo un terzo circa del raccolto della stagione e l'intero raccolto del 1846.
«Navigano a migliaia
Oltre l'Oceano occidentale
Verso una terra di occasioni
Che qualcuno di loro mai vedrà
Con buona sorte
Oltre l'Oceano occidentale
Le loro pance piene
I loro spiriti liberi
Spezzeranno le catene della povertà»
Ecco che quindi il nome Halloween che in irlandese sarebbe "Hallow E’en", deriva dalla forma contratta di "All Hallows’ Eve" e quindi Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo, significa quindi: "la Vigilia di tutti i Santi".
I Celti erano prevalentemente un popolo di pastori, come "guarda caso", lo sono stati i popoli che hanno abitato l’Italia, vedi per esempio quanto sia ancora prarticata la transumanza e l’allevamento al pascolo.
Dunque i ritmi della loro vita erano scanditi dai tempi che l’allevamento del bestiame imponeva, tempi diversi da quelli dell’agricoltura che erano invece scanditi dalla stagione estiva. La fine di ottobre era il momento in cui i pastori riportavano a valle le loro greggi, per prepararsi all’arrivo dell’inverno e all’inizio del nuovo anno che non iniziava a gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre.
I Celti infatti dividevano l’anno solare in due periodi: quello della nascita e rigoglio della natura chiamato “Beltane" e quello in cui la natura entrava in letargo passando un periodo di quiescenza "Samhain”. Il passaggio dal vecchio al nuovo anno, veniva celebrato in onore dell’ultimo raccolto e si
riteneva che nelle due notti che inauguravano i due periodi, il regno della luce e quello delle tenebre potessero congiungersi, liberando le anime dei defunti, che potevano così ritornare sulla terra.
L’etimologia dello Samhain, che si pronuncia "sow-in”, fa riferimento a “sow" fa rima con “cow", che deriverebbe dal gaelico “samhuinn" e significa “summer’s end” e quindi fine dell’estate.
Dunque per i Celti ci sarebbero stati 3 giorni di festa: 31 ottobre (la vigilia), 1° novembre (dedicata ai Santi), 2 novembre (dedicata ai morti), al termine di questi giorni, si tornava alla vita normale: si spaventavano gli spiriti mascherandosi con pelli degli animali (… ricorda qualcosa?).
Negli ultimi anni l’usanza di celebrare i defunti è stata percepita come qualcosa di importato dalla tradizione anglosassone, quando in realtà anche in Italia abbiamo una festa la cui origine è davvero antichissima...
Si tratta della “festa delle anime” o "Is Animeddas" che si celebra in Sardegna e che pare venisse onorata ancora prima del contatto con la cultura celtica, ha davvero molte somiglianze con il ‘moderno’ Halloween infatti anche in passato, soprattutto i bambini, si vestivano con un lenzuolo e passavano di casa in casa reclamando i dolciumi del periodo che non erano caramelle bensì “papassinas”, “ossus de mortu”, “pani ‘e sapa” a cui venivano aggiunti melagrane, castagne e frutta secca. Anche intagliare la zucca era ed è usanza della festa sarda, infatti “sa conca ‘e mortu” ossia la zucca, veniva utilizzata per spaventare i più piccoli.
Il Cristianesimo, come in tantissime altre occasioni, dovette convivere a lungo con l’influenza del paganesimo sulla cultura sacra, così finì per non cancellare del tutto queste festività, ma anzi, in molti casi si è sovrapposto ad esse dando loro significati e nomi diversi da quelli originari… Pertanto, a partire dal IX secolo, il 1° Novembre diventò la festa di Ognissanti.
Conoscevi la vera origine della Festa dei Santi e dei Morti? Celebri i tuoi antenati?
Ti leggo nei commenti :)